
Assoggettati al politicamente corretto. Enrica Perucchietti

In questo video di Fabbrica della Comunicazione la giornalista Beatrice Silenzi intervista Enrica Perucchietti, giornalista e scrittrice. argomento del giorno: il politicamente corretto
Su Fabbrica della Comunicazione, la riflessione settimanale di Enrica Perucchietti – Scrittrice – commentata con Beatrice Silenzi – Giornalista. Qualche giorno fa Francesco Baccini si trovava in un teatro di Sondrio in occasione di un premio internazionale di poesia e, poco prima di esibirsi con il brano del 1990, Le donne di Modena, ha scherzato dicendo “Questa canzone oggi sarebbe accusata di sessismo”. Nemmeno a farlo apposta, la polemica è partita immediatamente. Una ragazza sui vent’anni prende coraggio e lo raggiunge sottolineando la frase “Hanno le ossa grandi, hanno larghi i fianchi, sanno cucinare, odiano stirare e san far l’amore”.
Tutto questo è il frutto di quel politicamente corretto che sta cancellando la libertà di parola e di pensiero ed uccidendo qualsiasi possibilità di avere un senso critico e analizzare le parole e il contesto in cui vengono dette. Oggi più del 70% di canzoni, libri, film che hanno fatto la storia della nostra cultura non potrebbero più esistere. Stessa sorte dovrebbe accadere per i film, soprattutto i B movies e quelli trash della commedia all’italiana. Anche Verdone ha manifestato il suo disappunto per la situazione contingente.
I DANNI DEL POLITICAMENTE CORRETTO
La libertà di espressione è un diritto essenziale che consente il dibattito più creativo intorno a qualsiasi argomento. Di conseguenza, si generano le condizioni di una continua e profonda evoluzione culturale. Evidentemente meno sono le fonti di pensiero creativo, meno si può immaginare di vedere tale evoluzione culturale. In conclusione, se tutti dovessero per assurdo conformarsi a un pensiero unico, la creatività verrebbe drasticamente ridotta e con essa la crescita della conoscenza.
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