
Il controllo digitale voluto da Colao – ENRICA PERUCCHIETTI

Su Fabbrica della Comunicazione, la riflessione settimanale di Enrica Perucchietti – Scrittrice – commentata con Beatrice Silenzi – Giornalista. Sono ben 11 i miliardi destinati dal Piano di Ripresa e Resilienza nazionale (PNRR) per traghettare l’Italia verso il futuro, voluto da Vittorio Colao ma che nessuno sembra aver chiesto.
A breve, tutti gli italiani dovranno avere un’identità digitale, il 5G raggiungerà ogni luogo ed entro il 2026 il 75% delle amministrazioni italiane dovrà trasferirsi in cloud.
L’importante sarà portare tutte le informazioni personali, come ad esempio il fascicolo sanitario, online.
Con una enorme serie di problemi legati alla privacy che nessuno solleva e senza parlare delle ripercussioni sulla salute delle rete veloce, ancora non abbastanza studiate per sporgersi così avanti.
Non solo. Gli italiani non avranno più il portafoglio perché non ci sarà più il contante da mettere dentro e perché carta d’identità, tessera sanitaria, patente, e tutto il resto, saranno comodamente disponibili nell’App Io, già utilizzata per il green pass.
Per ora ci sono i finanziamenti dell’UE, mille milioni di euro per creare sistemi, gestire dati e applicazioni per le pubbliche amministrazioni. novecento milioni per il polo strategico digitale, con il compito di portare gli ospedali sulla nuvola, in rete, ed altri novanta milioni per creare un unico sportello digitale e altro ancora.
Quando durante la presentazione di Colao, in settimana, qualcuno si è chiesto se con le elezioni del 2024 il giocattolo digitale potesse essere smontato, il ministro ha sottolineato come la rotta sia ormai tracciata.
Inevitabile proseguirla.
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