
Libertà di Stampa. L’Italia è al 58° posto.

Su Fabbrica della Comunicazione, la riflessione settimanale di Enrica Perucchietti – Scrittrice – commentata con Beatrice Silenzi – Giornalista.
L’anno scorso nel World Press Freedom Index l’Italia era alla 41ª posizione.
L’Italia perde 17 posizioni nella classifica mondiale sulla libertà di stampa rispetto all’anno scorso, scendendo così alla 58esima posizione della lista compilata da Reporter sans frontieres.
Tra i 180 paesi valutati, il 73% è caratterizzato da situazioni molto gravi, difficili o problematiche per chi svolge il lavoro da giornalista.
Un peggioramento dovuto all’aumento del caos informatico e della disinformazione. Rispetto ai dodici dell’anno scorso, sono solo otto i paesi che mostrano una buona situazione.
Al primo posto in classifica c’è la Norvegia, che supera nel podio la Danimarca e la Svezia, fanalino di coda la Corea del Nord al 180° posto.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dice: “La libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un paese”.
Ma è davvero così?
Quanta indipendenza c’è nella gestione del mestiere del Giornalista?
Da ultimo, si parla della pessima figura del modo di fare informazione nel nostro Paese, dopo l’ennesimo caso di propaganda e censura mainstream, ai danni della giornalista dell’emittente statale russa “Zvezda” Nadana Fridrikhson, nella trasmissione DiMartedì, su La7 con Giovanni Floris.
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