
No alla guerra. Tutti in piazza! Margherita Furlan

In questo video di Fabbrica della Comunicazione la giornalista Beatrice Silenzi intervista margherita furlan, giornalista e fondatrice de “la casa del sole”. Argomento del giorno: tutti in piazza per dire “no alla guerra”
Margherita Furlan è famosa per essere esperta di geopolitica. Nel suo intervento di oggi spiega nei dettagli le ragioni che hanno portato a questo stato di tensione e allarme. Cosa sta accadendo in Europa? Chi ha ragione nell’intricata situazione che si sta delineando in questo tempo? Quello che appare all’orizzonte – e sempre più vicino – è uno scenario da terza guerra mondiale, con la Nato e la Russia che si fronteggiano.
Putin, leader russo, dal suo punto di vista, si difendeagli occhi del mondo, facendone una questione religiosa, in primis. Grande parte del popolo russo è disposto a tutto pur di difendere la Nazione. E gli altri? E l’Italia? Se semplicemente rispettassimo l’art.11 della Costituzione, dovremmo adottare una linea decisamente più morbida e, senza schierarci, tornare ad usare quella diplomazia che ci ha reso popolare e contraddistinto rispetto a tutti gli altri Paesi.
L’Italia potrebbe divenire voce di istanze importanti. Come? Scendendo in piazza e manifestando contro la guerra! Altrimenti il rischio reale è di “finire tutti arrosto”, come, con amara ironia, sottolineava Giulietto Chiesa. Sembra che il famoso giornalista avesse predetto il tutto. Analizzò infatti l’attuale situazione con sconvolgente precisione, anticipando i tempi che stiamo vivendo.
GIULIETTO CHIESA E LA CRISI IN UCRAINA
Un anno dopo il golpe, nel 2025, Giulietto Chiesa disse che vi erano già i presupposti per lo scenario attuale. “E’ probabile che dalle prossime settimane, forse mesi, assisteremo a qualcosa di molto grave sulla frontiera ucraina perché è da li che ci si prepara per convincere gli europei che bisogna colpire la Russia”. “Quello che sta accadendo sotto i nostri occhi è l’inizio della terza guerra mondiale”, aveva avvertito. Inoltre aveva fatto intendere che la terza guerra mondiale sarebbe partita dall’Ucraina. “Le forze che hanno abbattuto Yanucovich che combattevano nella Euromaidan erano state preparate da lungo tempo sui territori ucraini, polacchi e della repubblica Baltica. Guarda caso tutti Paesi che sono parte dell’Ue ma che non sono mai stati de-nazificati e sono entrati in Europa portandosi dietro la memoria del nazismo”.
Ancora oggi, nel 2022, l’Ucraina risulta essere un Paese non “de-nazificato”. Le fazioni militari di estrema destra che devastarono l’Euromaidan nel 2014, sono le stesse che si stanno muovendo nell’ombra e contro le quali Putin ha mosso le sue forze armate.