Michele Putrino – Scrittore – autore, di Manuale di Resistenza al Potere, esamina con Beatrice Silenzi – Giornalista – il significato di Megamacchina, concetto già proposto da Lewis Mumford.

Dopo aver lavorato nel campo della leadership, Putrino rivela la storia dei meccanismi occulti del Potere e come questo sia visceralmente entrato nella nostra società, tanto da renderne pressoché impossibile l’annientamento.

Sulla megamacchina di Mumford scrive Luciano Gallino: “Mega-macchine sociali: cosí sono state definite le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità.

Mega-macchine potenti ed efficienti di tal genere esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell’antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente, appunto come parti di una macchina, decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito.

Era una mega-macchina l’apparato amministrativo-militare dell’impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel Novecento, l’esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell’Urss…

Il finanzcapitalismo è una mega-macchina che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni allo scopo di massimizzare e accumulare, sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia dal maggior numero possibile di esseri umani, sia dagli ecosistemi.

L’estrazione di valore tende ad abbracciare ogni momento e aspetto dell’esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all’estinzione.

Come macchina sociale, il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sotto-sistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona”

Eppure qualcosa si può ancora fare…

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