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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Approfondimento Stoico è a cura dello scrittore ed antifilosofo Michele Putrino e Beatrice Silenzi, direttore responsabile.
Lo Stoicismo è un approccio pratico alla vita e alla base di tutto c’è il principio del “vivi secondo Natura”.
Epitteto così descrive la vita degli uomini del suo tempo.
“Le cose che ci accadono nella vita sono un po’ come quelle che accadono in una fiera. Vi si conducono per la vendita mandrie di animali e buoi; la più parte dei presenti è lì per vendere o per comprare.
Pochi sono quelli che vengono alla fiera per godersi lo spettacolo, per vedere come si svolge e perché, chi sono gli organizzatori e a quale scopo l’hanno organizzata.
Lo stesso anche qui, in questa fiera della vita: alcuni, come le mandrie di animali, non si danno pensiero che del foraggio: tutti quanti voi che vi date da fare per il patrimonio, i campi, i servi e le cariche, tutto ciò non è che foraggio.
Pochi sono coloro che contemplano il cosmo e la sua causa e riflettono sulle conseguenze che derivano dall’ordine del mondo.
Questi sono coloro i quali scelgono di intraprendere una scelta di vita filosofica.
Il paradosso è che costoro spesso vengono derisi dagli altri uomini, così come le bestie, se avessero un po’ di raziocinio, prenderebbero in giro quelli di loro che dessero valore a qualcos’altro che al foraggio.
Ecco che i più vanno in giro con l’aria di essere qualcuno e non sono nessuno; sempre in ansia di avere ciò che non hanno, sempre in balia delle passioni e degli impulsi, sempre in preda a facili entusiasmi ed emozioni, sono come eterni bambini che oscillano dal pianto all’ euforia.
In questo stato, l’attività diventa inquietudine ed il tempo libero ozio e la vita dell’uomo trascorre come quelle degli animali per i quali è sufficiente mangiare, bere, riposare, accoppiarsi e compiere, ciascuno, tutte le altre cose che richiede loro natura”.
Ed ancora. L’uomo ha la facoltà di comprendere tutte le cose, ovvero di essere non solo spettatore ma anche interprete delle sue opere.
Perciò è vergognoso per l’uomo “cominciare e finire dove cominciano e finiscono anche gli esseri senza ragione; bisogna piuttosto che egli cominci di lì e finisca là dove finisce la nostra natura”.
Epitteto, dunque, raccomanda di intraprendere al più presto una scelta: vivere in modo conforme alla natura, indirizzare la propria vita non più verso l’abbandono incontrollato ai piaceri, ai soldi, ai beni materiali o agli onori, ma verso la saggezza.
Dice Epitteto: “I filosofi dicono che bisogna apprendere innanzitutto questo principio: che Dio esiste e provvede a tutto, che non è possibile nascondergli non solo le nostre azioni, ma anche i nostri pensieri e i nostri desideri”.
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