di BEATRICE SILENZI

Con l’avvento del web e dei social media, la propaganda ha trovato una nuova e potente piattaforma per diffondersi e influenzare le opinioni delle persone: la Rete.

La propaganda sul web si diffonde attraverso una vasta gamma di piattaforme, tra cui social media, siti web, blog e forum di discussione.

Sfrutta la natura virale e immediata del cyberspazio per raggiungere un vasto pubblico e influenzare le opinioni in modo rapido ed efficace e può assumere diverse forme, come notizie false, manipolazione delle informazioni, meme politici e attivismo digitale orchestrato.

Già per il fatto di essere online presenta alcune sfide uniche per gli utenti. Innanzitutto, la velocità con cui le informazioni si diffondono rende difficile verificare la loro veridicità, consentendo la diffusione di notizie false e teorie del complotto.

Inoltre, la personalizzazione degli algoritmi dei social media può creare bolle informative, in cui le persone vengono esposte principalmente a contenuti che confermano le loro convinzioni esistenti, contribuendo alla polarizzazione e all’eco delle proprie idee.

Le implicazioni più significative però possono riguardare l’ambito pubblico: dall’influenzare le elezioni all’alimentare la disinformazione e la diffidenza nei confronti dei media tradizionali, contribuendo alla polarizzazione politica e sociale.

La manipolazione delle informazioni mina la fiducia nella democrazia, danneggia il dibattito pubblico basato sulla verità e sulla trasparenza.

Come combattere la propaganda online?

Sicuramente migliorando i contenuti, aumentando trasparenza e l’alfabetizzazione mediatica degli utenti.

È fondamentale che le persone siano in grado di compiere valutazioni critiche sull’informazione e che riescano a trovare fonti affidabili grazie alle quali verificare la veridicità delle notizie prima di condividerle.

È una sfida importante per la società contemporanea, per cui è necessario un impegno collettivo con cui contrastare gli effetti dannosi della propaganda, in modo da preservare il dibattito pubblico basato sulla verità e sull’onestà.

Per approfondire l’argomento consiglio il libro “Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media