di GIORGIO PANDINI
Una nube si addensa sul futuro finanziario di Tesla, mentre il colosso dei veicoli elettrici si trova ad affrontare un maxi-richiamo che coinvolge oltre 46 mila esemplari del suo avveniristico Cybertruck. Il provvedimento, che riguarda migliaia di unità commercializzate negli USA, è stato imposto a causa di un difetto strutturale che ne compromette seriamente la sicurezza.
Secondo le informazioni divulgate, il cuore del problema è da rintracciarsi nei pannelli esterni che sono a rischio distacco durante la marcia, come dettagliato in un rapporto inviato alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).
Per mitigare i rischi, l’azienda di Elon Musk ha annunciato la sostituzione gratuita delle componenti difettose su tutti i veicoli interessati.
I Cybertruck coinvolti in questa operazione di richiamo sono quelli prodotti tra novembre 23 e febbraio 25, sebbene Tesla abbia rassicurato sul fatto che il difetto riguarda solo l’1 per cento dei veicoli richiamati.
La decisione di procedere con un’azione così ampia sottolinea la gravità della situazione, ma anche la volontà dell’azienda di porre rimedio tempestivamente.
L’allarme è scattato lo scorso 7 gennaio, quando Tesla è stata informata della potenziale anomalia. Le indagini interne successive hanno rivelato che l’adesivo utilizzato per fissare la carrozzeria in acciaio inossidabile era presumibilmente compromesso dall’esposizione ad agenti atmosferici.
La notizia del richiamo ha innescato un’immediata reazione negativa sui mercati finanziari. Il titolo Tesla, già sotto pressione, ha subito un ulteriore contraccolpo, evidenziando un periodo non propriamente florido per le casse dell’azienda.
In un tentativo inusuale di sostenere l’immagine e le quotazioni del colosso, Howard Lutnick, Segretario al Commercio dell’amministrazione Trump, è intervenuto pubblicamente.
Durante un’apparizione televisiva, Lutnick ha esortato gli americani a investire in azioni Tesla! Un’azione insolita per un alto funzionario governativo, che raramente si pronuncia su raccomandazioni di acquisto di titoli societari.
Anche Donald Trump si è mosso in prima persona per offrire il suo sostegno a Musk, organizzando uno showroom alla Casa Bianca ed acquistando un’auto Tesla, con l’intento di infondere fiducia nel marchio.
Questi tentativi non sembrano aver sortito l’effetto desiderato. Nelle contrattazioni pre-mercato, dopo le dichiarazioni di Lutnick, le azioni di Tesla hanno registrato un ulteriore calo dell’1,7 per cento.
Il richiamo dei Cybertruck si aggiunge dunque a un quadro già complesso per Tesla, che si trova a navigare tra sfide legate alla produzione, percezione pubblica e fluttuazioni di mercato.
Ci si chiede se mai l’azienda riuscirà a superare una fase difficile e a ripristinare la fiducia degli investitori e dei consumatori.