di GIORGIO PANDINI

La saga che vede come protagonista l’Intelligenza Artificiale si è recentemente arricchita di un nuovo capitolo.
Il Vaticano ha inteso piantare la propria bandierina gialla e bianca nel territorio inesplorato dell’AI.

In una “improbabile collaborazione” con il Markkula Center for Applied Ethics dell’Università di Santa Clara, in piena Silicon Valley, la Chiesa, per volontà di Papa Francesco, ha dato vita all’ITEC (Istituto per la Tecnologia, l’Etica e la Cultura), ente che riunisce esperti mondiali provenienti dai vari settori della società, per discutere dell’aspetto etico delle innovazioni tecnologiche che si stanno velocemente rincorrendo in questo periodo.

Il compito è quello di effettuare riflessioni sull’impatto del progresso in questo ambito sull’essere umano, fornendo linee guida per i governi, chiamati a colmare il vuoto legislativo sulle possibili implicazioni dolose dell’IA e a darne un’adeguata regolamentazione.

È notizia recentissima che il lavoro dell’ITEC si sia concretizzato nella pubblicazione di un manuale di 140 pagine con indicazioni di Etica Tecnologica da seguire!

Padre Brendan McGuire, uno dei consulenti dell’ITEC, ha voluto precisare che il vademecum non è vincolante, ma che vuole essere un modo per porre l’attenzione del legislatore sul tema, fornendo nel contempo ulteriori suggerimenti.

“Il Papa ha sempre avuto una visione ampia del mondo e dell’umanità, e crede che la tecnologia sia una buona cosa.
Ma mentre la sviluppiamo, arriva il momento di porre domande più profonde.
Dirigenti tecnologici di tutta la Silicon Valley vengono da me da anni e mi dicono: ‘Devi aiutarci, ci sono molte cose all’orizzonte e non siamo pronti’.
L’idea era di usare il potere di convocazione del Vaticano per riunire dirigenti di tutto il mondo”, queste le sue parole.

È curioso infine rilevare che l’indicazione del Vaticano abbia la dicitura “per il bene comune dell’umanità e dell’ambiente”. Come mai è citato l’ambiente in relazione ad un ambito che, apparentemente, non ha nulla a che vedere con esso?

Come mai ci si è dati così tanto da fare per creare un ente specifico atto a produrre una guida per l’intelligenza artificiale (che, tra l’altro, è stata utilizzata anche dalla Chiesa Cattolica per la Messa virtuale), a fronte di altre innovazioni, avvicendatesi in questi tempi come le criptovalute, o la carne, o gli embrioni sintetici, fino alle sperimentazioni umane di Neuralink?

È facile prevedere che nei prossimi mesi ci saranno ulteriori sviluppi e comunicazioni in merito.

Notizie che probabilmente andranno a dissipare gli ultimi dubbi a riguardo, perplessità che al momento però (a fronte anche delle recenti esperienze, sulla qualità dell’informazione mainstream) rimangono in primissimo piano.

Per quanti volessero approfondire l’argomento, il manuale, dal titolo “Ethics in the Age of Disruptive Technologies: An Operational Roadmap”, si può scaricare mediante il portale ufficiale della Santa Clara University all’indirizzo https://www.scu.edu/institute-for-technology-ethics-and-culture/