Dopo aver riproposto la lettura di Leonardo da Vinci e aver fatto chiarezza sulla scoperta delle Americhe e di Cristoforo Colombo, Riccardo Magnani – Scrittore, Ricercatore e studioso del Rinascimento – prosegue nella sua opera di revisione storica.

Nell’intervista con Beatrice Silenzi – Giornalista – Magnani parla della Musica, una delle arti che hanno fatto grande Leonardo da Vinci e mai compresa appieno da alcuno studioso prima.

La Musica fa parte del Quadrivium, insieme a Geometria, Aritmetica e Astronomia delle Arti Liberali, ma nasce in antichità come emulazione di quel compendio vibrazionale che costituisce la struttura prima e inderogabile dell’Universo intero.

Attraverso di essa, l’uomo sapeva come armonizzare la propria energia vitale con le leggi dell’Universo, mantenendo così integri anima e corpo.

Fortemente osteggiata dalla Chiesa, che vedeva in questa antica conoscenza una pericolosa minaccia per la diffusione della propria cultura dogmatica, il senso profondo ed i suoi canoni si sono persi.

Mutuando Charles Beaudelaire e Torquato Tasso, e quindi, scavando il cielo la Musica rappresentava una di quelle vie per cui l’anima poteva tornarvi nuovamente.

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