di BEATRICE SILENZI

La propaganda è una forma di comunicazione strategica che mira a influenzare opinioni, emozioni e comportamenti della gente.
Spesso associata a scopi politici o ideologici, può essere utilizzata anche in contesti commerciali e sociali.

L’uso intenzionale e sistematico di messaggi persuasivi influenza opinioni ed azioni delle persone con scopi molteplici: promuovere un’ideologia politica, vendere un prodotto o convincere la gente ad adottare un certo comportamento.

Poco cambia, perché il risultato finale è il medesimo.

La propaganda sfrutta le emozioni, le credenze e i valori delle persone per ottenere il risultato desiderato, avvalendosi di una serie di tecniche che le consentono di raggiungere precisi obiettivi prefissati.

Le tecniche includono l’uso di simboli e slogan memorabili, la creazione di racconti coinvolgenti che manipolano le emozioni, l’utilizzo di testimonianze ed esperti apparentemente autorevoli e la diffusione di informazioni selettive o – addirittura – distorte.

Se e quando utilizzata in modo responsabile, la propaganda può essere uno strumento per sensibilizzare e mobilitare le persone su questioni importanti.
(…ma è davvero difficile che nella nostra società si possa far affidamento su questo tipo di propaganda, purtroppo!)

Se e quando utilizzata in modo manipolativo o distorto, alimenta la disinformazione, la polarizzazione e l’intolleranza.
Come abbiamo avuto modo di appurare, sperimentare e constatare in modo sempre più evidente e pervasivo negli ultimi decenni.

Come difendersi? 

Conoscendo in modo approfondito la struttura dei Mezzi di comunicazione di Massa e comprendendo quale sia il modo in cui si rivolgono al pubblico che è il fruitore finale.

Per approfondire consiglio la lettura di “Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media”.