;

Guarda il Video in fondo all’articolo

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.

Il punto di partenza potrebbe essere “Il mondo nuovo”, romanzo disptopico di A. Huxley, scritto nel 1932, ma mai così incredibilmente attuale. 

Dopo l’utero in affitto, la nuova frontiera sembra essere quello artificiale, che mira ad eliminare definitivamente il parto come momento generativo, sostituendolo con procedure in provetta.

L’idea è magnificata dal quotidiano “La Stampa” per cui le donne saranno “liberate” dal giogo della gravidanza e del parto, grazie all’ectogenesi.

Maureen Sander-Staudt spiega che “l’ectogenesi ha il potenziale di spostare il significato culturale di gravidanza, nascita e maternità, alienando ulteriormente l’umanità dalla natura”. 

Una trasformazione tecnologica che secondo alcune favorevoli pensatrici potrebbe determinare anche la scomparsa della famiglia patriarcale, poiché i bambini nati da uteri meccanici sarebbero allevati dalla comunità, costruendo reti sociali e affettive svincolate dai rapporti di parentela e di sangue.

L’articolo prosegue a riguardo degli “uteri meccanici” che potrebbero servire ad aumentare le nascite (ma non eravamo troppi su questo Pianeta?), stante il collasso demografico nell’occidente sviluppato, laddove gestazione e maternità sono per molte incompatibili con il lavoro e gli studi.

Non solo. Il riconoscimento di famiglie arcobaleno, spinge a immaginare nuovi modi – assistiti dalla tecnologia – in cui si possa diventare genitori. 

Ecco dunque gli obiettivi.

Un attacco alla famiglia eterosessuale e “tradizionale”, alla genitorialità, un attacco alla donna, alla sua identità,  al suo corpo.

E mentre gli uomini chiedono scusa in maniera assurda ed ideologica, in seguito a terribili fatti di cronaca che coinvolgono donne inermi, nessuno si preoccupa di quanto si profila all’orizzonte. 

Il video pubblicato è di proprietà di (o concesso da terzi in uso a) FABBRICA DELLA COMUNICAZIONE.
E’ vietato scaricare, modificare e ridistribuire il video se non PREVIA autorizzazione scritta e richiesta a info@fcom.it.