Appuntamento della domenica con Enrica Perucchietti – Scrittrice – intervistata da Beatrice Silenzi – Giornalista per la rubrica L’Altra Domenica.

La detransizione di genere è il percorso di coloro che si sono pentiti di aver cambiato genere e hanno deciso di interrompere o di invertire la transizione.

Si parla di Johanna, una ragazza svedese che si è resa conto di essere stata influenzata dai social nella decisione di avviare un percorso di transizione di genere, e che oggi paga le conseguenze di questa influenza.

L’incontro con una persona trans e alcuni video di promozione della transizione di genere l’hanno spinta a rivolgersi a una delle cliniche più note di Stoccolma.

Nuovo nome, nuovo aspetto fisico, maschile, ma dopo poco ha iniziato a dubitare e a diciannove anni, dopo un anno e mezzo, ha iniziato a sentirsi a disagio con il suo nuovo corpo.

Quindi ha intrapreso la detransizione, con conseguenze psicologiche devastanti.

E, a proposito di idee confuse, si parla di Bud Sex, praticato da uomini eterosessuali che, pur andando a letto con altri uomini, rivendicano la propria attrazione per le donne.

Entrare all’interno di questa nuova componente sessuale praticata in molti casi da partner sposati, accoppiati e con figli non è facile e, dalle testimonianze di una ventina di soggetti intervistati Tony Silva, sociologo, autore dello studio.

Silva ha delineato un quadro molto interessante, che parte dal fatto che chi partecipa a questa pratica sessuale seleziona il partner sulla base della mascolinità, dell’etnia e dell’identità sessuale.

È necessario sdoganare il fluid?

Il video pubblicato è di proprietà di (o concesso da terzi in uso a) FABBRICA DELLA COMUNICAZIONE.
E’ vietato scaricare, modificare e ridistribuire il video se non PREVIA autorizzazione scritta e richiesta a info@fcom.it.