Beatrice Silenzi – Giornalista – ospita Marco Tosatti – Vaticanista – per parlare della complessa figura di Carlo Maria Viganò.

Chi è? E che ruolo riveste e per quale motivo ha così ampio seguito?

Partendo dalla sua esperienza personale con l’alto prelato, Tosatti analizza la delicata situazione in cui versano la Chiesa ed il Mondo stesso, cercando di rispondere anche alla domanda più importante: ci troviamo tutti ad affrontare una grande battaglia spirituale?

Carlo Maria Viganò, nato a Varese nel 1941 è un arcivescovo cattolico italiano, dal 12 aprile 2016 già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America.

Personaggio discusso, in una lettera riservata, datata 8 maggio 2011 e indirizzata al Segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone (resa pubblica da Il Fatto Quotidiano), monsignor Viganò faceva i nomi di diverse personalità operanti nella Santa Sede che avrebbero macchinato per metterlo in cattiva luce presso lo stesso Segretario di Stato. 

Il pretesto? Aver rivelato fenomeni di corruzione entro la Chiesa, a tal punto da indurre Bertone a mutare la considerazione di stima verso di lui fino a metterne in discussione perfino l’incarico presso l’organo del Governatorato.

La presidenza del Governatorato della Città del Vaticano ha dichiarato infondate le asserzioni contenute nelle lettere pubblicate.

Il 26 agosto 2018, Viganò pubblica su vari organi di informazione (in Italia sul quotidiano La Verità e sul blog del vaticanista Aldo Maria Valli) un dossier in cui sostiene che i vertici della Chiesa cattolica, compreso papa Francesco, erano da anni a conoscenza degli abusi sessuali del cardinale americano McCarrick, ma che l’hanno coperto a lungo, prima che fosse sospeso.

In un’intervista a fine marzo 2020, Viganò affermava che la pandemia era opera di Dio per punire peccati individuali e sociali.

Successivamente ha dichiarato in più occasioni che in realtà la pandemia non esiste ma è solo un grande complotto.

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