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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Il Punto di Vista è a cura del giornalista e scrittore Massimo Del Papa – che commenta con Beatrice Silenzi – i fatti del momento.

Il Consiglio d’Istituto dell'”Iqbal Masih” di Pioltello – nell’hinterland milanese – ha disposto un giorno di vacanza per il 10 aprile prossimo, in conclusione del Ramadan musulmano.

Questa la vicenda che da alcuni giorni sta alimentando una serie infinita di polemiche. 
È un fatto che quasi la metà degli alunni sia di religione musulmana, per cui la rappresentanza di genitori, alunni, insegnanti e personale Ata ha deciso di distribuire in maniera diversa i giorni di chiusura previsti dal calendario scolastico, così da consentire agli alunni musulmani di rispettare le proprie tradizioni senza perdere le lezioni, da un lato e per creare un’occasione di integrazione e condivisione, dall’altro. 

La notizia ha suscitato reazioni contrastanti.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato di aver “chiesto agli uffici competenti del ministero di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento”.

“Dichiarazioni razziste” dice la deputata democratica Ouidad Bakkali e di eguale parere è il sindaco – pardon, la sindaca – di Pioltello Ivonne Cosciotti: “Che tristezza e che pochezza: la media fatta sugli studenti italiani è nettamente diversa, segno che gli insegnanti fanno un ottimo lavoro. Se nella media mettiamo un bambino appena arrivato dal Pakistan abbiamo la media del famoso pollo di Trilussa”.

Pioltello è tra i Comuni d’Italia più multietnici, con metà delle famiglie immigrate.
E la Chiesa cosa afferma nel merito?

La Curia di Milano si dice “a favore di questo gesto. Come i musulmani in Italia condividono e festeggiano insieme a noi cattolici il Natale e la Pasqua, è bello che un’iniziativa di dialogo interreligioso parta da una scuola, che si fa promotrice della creazione di un ponte tra giovani che a casa vivono fedi differenti”.

L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, pur non entrando nel merito del caso, ha fatto notare che “una delle cose più importanti della vita è la religione. Non so come è il regolamento delle scuole, si sospende anche a Carnevale”.

In queste ore, infine, si sottolinea che sono state riscontrate alcune “irregolarità”, sulla base di un “accertamento” degli ispettori mandati dal ministero dell’Istruzione e del merito ed il dirigente scolastico Alessandro Fanfoni è così stato invitato a “valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento”.

Massimo Del Papa analizza la situazione e, realisticamente, pone l’accento sul significato religioso, sull’integrazione, sulla Pace, sulla laicità della nostra società e della scuola.

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