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Su Fabbrica della Comunicazione la rubrica Dimensione Arte è cura di Giorgio Pandini – musicista e blogger.
“All’interno c’era un vecchio, alto, sbarbato ma con lunghi baffi bianchi, vestito di nero dalla testa ai piedi: neppure una nota di colore in tutta la sua persona”.
Così viene descritto nel romanzo dello scrittore irlandese Bram Stoker pubblicato nel 1897 in Inghilterra.
Semplicemente, da quel momento, il genere horror non sarà più lo stesso.
Parlo di Dracula
In realtà il romanzo di Stoker non è il primo ad occuparsi di vampiri o creature mostruose, il primo è quello di John William Polidori, medico personale ed amico di George Byron, e molti altri romanzi gotici sono seguiti come quello di Mary Shelley e di altri scrittori illustri, come Edgar Allan Poe e Robert Louis Stevenson.
Le tematiche sono la morte, le possessioni, il diavolo, gli spettri ed il male. Vi sono giovani fanciulle vergini, minacciate, insidiate o corrotte e le ambientazioni sono stereotipate: castelli diroccati, manieri infestati, cimiteri, città notturne.
Le atmosfere evocano quelle coeve delle opere di pittori simbolisti tedeschi, come Franz Von Stuck che 5 anni prima fonda il movimento modernista della Secessione di Monaco, con opere come Lucifero, Il peccato, Oreste e le Erinni, Circe o la Testa di Medusa o di Arnold Böcklin: con l’Isola dei Morti, Risacca, Le Rovine, La Peste.
Questo è l’humus culturale, in cui Stoker matura l’idea di scrivere il racconto. Lo ambienta tra Londra e la Transilvania che nell’epoca Vittoriana è considerata terra selvaggia e poco conosciuta dell’Est Europa, dal fascino esotico e misterioso, popolata da genti barbare e superstiziose, che ben si presta alla sua storia.
Nelle sue ricerche, si imbatte in Vlad III Principe di Valacchia, vero baluardo della cristianità contro la minaccia degli infedeli, che, per proteggere il suo regno dagli Ottomani non esita ad impalarli, dopo averli sconfitti in battaglia, cosa che gli vale il soprannome di Vlad Tepes, l’impalatore. Vlad partecipa al concilio di Mantova del 1459 di Papa Pio II per indire una nuova crociata, e lo si trova addirittura ritratto da Benozzo Gozzoli nella cosiddetta Cappella dei Magi, o Magiari, a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
La sua fama di sanguinario tramandata nei secoli fornisce a Stoker l’idea di farne il protagonista del suo romanzo, mentre la scelta di farne un vampiro trae origine dalle leggende e superstizioni popolari ancora oggi presenti tra Romania, Polonia ed Ungheria dove sono piuttosto numerosi e documentati i casi di ritrovamenti di tombe con scheletri decapitati, inchiodati a terra con enormi pietre oppure con delle falci all’altezza del collo, per impedire che possano risorgere dalla tomba.
Stoker si documenta e raccoglie informazioni da libri, giornali e resoconti di viaggiatori e nei suoi appunti si trovano anche ritagli di giornale di altre storie avvenute negli Stati Uniti e che gli forniscono nuovi spunti.
Una bizzarra vicenda di cronaca riguarda infatti una serie di decessi avvenuti tutti all’interno della stessa famiglia per via della tubercolosi a fine ‘800.
La malattia definita “consunzione” era oggetto di numerose superstizioni popolari dal momento che era sconosciuta la sua origine batterica e le morti avvenivano spesso tra membri dello stesso nucleo familiare per contagio, fatto che veniva associato al sospetto della presenza di un vampiro tra i defunti che venivano per questo esumati per verificarne le condizioni.
Questo accade anche a Mercy Brown, del Rhode Island, ultima vittima nella stessa famiglia di una serie di decessi per “consunzione”.
Dopo la morte della ragazza viene riesumata ed identificata come il “vampiro” da distruggere e per la quale sono compiuti tutti i rituali del caso: paletto nel cuore, taglio della testa e cremazione del cadavere. Nonostante questo il fratello minore di Mercy muore per lo stesso male implacabile.
L’impatto del libro di Stoker sulla cultura di massa è incalcolabile, e un analogo discorso va fatto per il cinema dove Dracula inizialmente e per motivi di copyright diventa il conte Orlock, meglio conosciuto come Nosferatu nella pellicola di Murnau, film muto del 1922 a cui si affiancano nei decenni circa 160 pellicole sempre con il vampiro come protagonista.
Grandissimi interpreti si susseguono come Bela Lugosi, che si farà addirittura seppellire con il costume di scena, e Christopher Lee.
Molto patinato e abbastanza fedele alla trama del romanzo, con l’unica enorme differenza di un afflato romantico dato al vampiro totalmente assente nel libro, è il Dracula di Bram Stoker del 1992 diretto da Francis Ford Coppola con un grandissimo Gary Oldman nel ruolo del conte circondato da un cast stellare.
In questi 130 anni oltre ai film, Dracula è protagonista di musical, fumetti, cartoni animati, telefilm a testimonianza di una popolarità globale e profonda. E poi quanti anche non più bambini si vestono da vampiro per carnevale o Halloween?
Dopo Stoker una serie innumerevole di autori ha ripreso il personaggio per scrivere altri libri horror e forse anche grazie a questa enorme mole di storie il personaggio storico, Vlad Tepes da sempre eroe nazionale in Romania, è stato ritornato alla ribalta e celebrato con monete e francobolli.
Forte l’influenza anche In ambito clinico, in cui esiste la cosiddetta Sindrome di Renfield, dal nome del personaggio del romanzo, che descrive il vampirismo clinico, una parafilia caratterizzata da un bisogno irrefrenabile di vedere, sentire o ingerire sangue e poi numerose sono le leggende legate ai vampiri presenti in ogni parte del mondo, fonte di ispirazione per Bram Stoker nella stesura del suo romanzo, riscoperte anche da ricercatori e semplici curiosi come quella della contessa ungherese Erzsebeth Bathory accusata di uccidere le ragazze al suo servizio per poi fare il bagno nel loro sangue inseguendo l’eterna giovinezza e che finì i suoi giorni murata viva.
Il corpo di Vlad III invece non fu mai ritrovato, anche se alcuni studiosi suggeriscono che potrebbe essere sepolto addirittura in un convento di Napoli, ma il mistero sulla sua sorte rimane intatto.
Non resta quindi che immergersi nelle atmosfere gotiche del romanzo vittoriano di Stoker per essere condotti ed incantati dal fascino perverso e misterioso del conte Dracula.
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