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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.

Concluso l’annuale appuntamento del WEF, pone la crisi climatica in primo piano con gli ipotetici 14 milioni e mezzo di morti entro il 2050.

L’analisi del World Economic Forum non lascia spazio alle congetture per cui i disastri naturali, aggravati dal clima, potrebbero portare anche a perdite economiche per oltre 12 trilioni di dollari.

Vengono inoltre segnalati costi aggiuntivi per il sistema sanitario pari a oltre mille milioni di dollari.
Il report aggiunge che la crisi climatica aggraverà le disuguaglianze sanitarie globali, lasciando i più vulnerabili maggiormente a rischio.

Il rapporto del Wef punta a quantificare le conseguenze: sei le principali categorie di eventi climatici analizzati.
Ed il climate change innescherà anche un aumento catastrofico di malattie sensibili al clima.

Le temperature più calde porteranno all’espansione di malattie come malaria, dengue e Zika anche in zone climatiche temperate e meno colpite come Europa e Stati Uniti.

Il cambiamento climatico aggraverà anche la disuguaglianza sanitaria.
Le popolazioni più vulnerabili, donne, giovani, gli anziani e le persone a basso reddito, gruppi e comunità difficili da raggiungere, saranno i più colpiti dalle conseguenze degli eventi estremi.

Per approfondire ulteriormente: 

Le teorie del World Economic Forum (WEF).

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