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Su Fabbrica della Comunicazione la rubrica Dimensione Arte è cura di Giorgio Pandini – musicista e blogger.

Quella di oggi è la storia di una piccola pericolosa opera d’arte di ingegneria, lunga 3,7 metri, larga uno e mezzo e alta meno di un metro, pesava solo 600Kg ed aveva ben 135 cavalli sotto il cofano, permettendole di raggiungere i 220Km orari ed andare da 0 a 100 in meo di 10 secondi.

Sto parlando di Little Bastard

La “piccola bastarda” in questione è una Porsche Spyder 550RS, una dei 15 esemplari con assetto da corsa dei 90 prodotti in totale dalla casa automobilistica tedesca.
Il poco edificante soprannome le venne dato dal suo famoso proprietario, l’attore americano James Dean.

Il prototipo della 550 venne presentato nel 1953 al salone dell’automobile di Parigi, il nome 550 corrispondeva banalmente al fatto di essere il numero progressivo dei progetti della Porsche mentre il nome Spyder era un omaggio alla Cisitalia 202 Spyder Mille Miglia.
Con le sue linee compatte ed estremamente eleganti disegnate nella galleria del vento di Stoccarda e la sua livrea argentea, la 550 era pensata per le corse su strada che ai tempi erano molto popolari su entrambe le sponde dell’Atlantico.

James Dean, appassionato di queste competizioni, all’epoca già correva nelle gare del circuito ufficiale statunitense al volante di una Porsche 356, niente a che vedere con il modello nuovo di zecca appena presentato.
Inutile dire che il ricco attore di Hollywood che tanto amava i motori non si fece sfuggire l’occasione di acquistarne una.

L’attore dopo aver frequentato l’Actors Studio con Lee Strasberg a New York, ha iniziato una brillante ma breve carriera che l’ha portato a diventare un’icona pop famosa in tutto il mondo.
I film da lui interpretati infatti: La Valle dell’Eden, Il Gigante e soprattutto Gioventù Bruciata ne hanno fatto il simbolo della ribellione giovanile degli anni ’50 nei confronti della generazione precedente, una generazione di giovani belli e dannati caratterizzata da moto, giubbini di pelle e Rock and Roll.

A tutto ciò Dean aveva aggiunto la passione per le auto da corsa veloci e la Porsche 550 Spyder era l’ultimo grido e la punta di diamante in questo campo.
L’acquisto avvenne in concomitanza con la produzione del film Il Gigante e la Warner Bros che era a conoscenza delle gare a cui partecipava, vietò a Dean di correre durante le riprese per evitare pericoli.

La leggenda vuole che il celebre meccanico George Barris che produceva e riparava le auto per il mondo del cinema, suo il celebre Generale Lee della serie televisiva Hazzard, quando vide l’attore andarsene sulla sua Spyder nuova fiammante abbia confidato al suo aiutante di avere un brutto presentimento in merito a quella macchina.

Nove giorni dopo questo episodio, il 30 settembre del 1955, James Dean disattendendo agli ordini dei produttori della Warner si mise in viaggio per Salinas per partecipare ad una gara automobilistica insieme al suo meccanico Rolf Wütherich, naturalmente al volante di Little Bastard.

Dopo una breve sosta al distributore di benzina, durante la quale gli fu scattata l’ultima foto vivo, nei pressi di Cholame sulla Route 46 della California, James Dean incrociò il suo destino sotto forma di una Ford Custom Tudor coupé bianca e nera del 1950, guidata da Donald Gene Turnupseed, uno studente di 23 anni.

La Ford che doveva svoltare a sinistra sulla Route 41 invase la corsia opposta scontrandosi quasi frontalmente con l’auto della star di Hollywood.
Secondo il compagno di viaggio di Dean le sue ultime parole prima dell’impatto furono: “Quel ragazzo dovrà pur fermarsi, ci vedrà”.
Lo scontro fu piuttosto violento e mentre Wütherich veniva sbalzato dall’auto riportando la rottura della mandibola ed altre ferite gravi ma non mortali, molto peggio andò al guidatore.

I risultati dell’autopsia riportano che Dean abbia sbattuto violentemente la testa contro la griglia anteriore dell’auto dello studente e che l’impatto abbia causato la rottura del collo oltre a fratture multiple a braccia, mascella e gambe e a vaste lesioni interne, ed è probabile che James Dean sia morto pochi minuti dopo l’impatto.

Inutile dire che la notizia fece rapidamente il giro del mondo dando inizio alla leggenda sulla maledizione di Little Bastard.
L’auto infatti fu acquistata da George Barris dopo l’incidente, mentre veniva caricata su un rimorchio un sostegno cedette causando la frattura alla gamba di uno dei meccanici impegnati nell’operazione.
Barris decise così di vendere alcune parti dell’auto mentre trattenne nel suo garage solo la carrozzeria ed il telaio.

Il motore fu acquistato da un pilota dilettante che decise di utilizzarlo per la sua auto da corsa, durante una gara però perse il controllo della macchina investendo ed uccidendo un giudice di gara.
Un altro pilota invece che aveva acquistato ed utilizzato i semiassi posteriori di Little Bastard sulla sua macchina, ebbe un grave incidente rimanendo paralizzato.

Barris nel frattempo decise di affittare il rottame della 550 ad un’associazione per la promozione del rispetto del codice della strada, i visitatori acquistando il biglietto del costo di un dollaro, potevano sedersi nella vettura per constatare gli effetti concreti dell’eccesso di velocità.

Malauguratamente gli eventi nefasti seguirono la Porsche anche in questa avventura, l’auto infatti causò un altro infortunio ad un operaio che la stava caricando su un camion. in un’altra occasione il mezzo che la trasportava venne tamponato, il contraccolpo fece aprire i portelloni e la macchina fu sbalzata sulla strada uccidendo un automobilista di passaggio.
Un altro camion durante il trasporto uscì di strada andando a schiantarsi in un negozio, questa volta fortunatamente senza vittime.

Nel 1960 dopo questi episodi l’associazione decise di interrompere i viaggi e rispedire Little Bastard al legittimo proprietario, per evitare altri incidenti l’auto fu caricata su un treno e preparata per il rientro. La Porsche però non giunse mai a destinazione e sparì misteriosamente durante il trasporto.

Furono svolte numerose e approfondite indagini che non portarono a nulla, la 550 Spyder è svanita nel nulla e nemmeno la taglia offerta allora da Barris e in tempi recenti dal Volo Auto Museum dell’Illinois portarono al ritrovamento dell’auto.

Alcune voci suggeriscono che l’auto sulla quale morì James Dean si trovi murata in un edificio, al sicuro da occhi indiscreti e forse anche per tenersi al riparo dalla maledizione di Little Bastard.
Nonostante periodicamente sui giornali escano articoli in cui si annuncia il ritrovamento, le macchine tornate alla luce si sono sempre rivelate dei falsi. Restiamo quindi in attesa di scoprire che fine abbia fatto la celebre e maledetta Porsche 550 Spyder con il numero 130 sulle sue sinuose fiancate, possibilmente senza altre conseguenze mortali.

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