CHIP E INTELLIGENZA ARTIFICIALE. ARRIVA LA CINA

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.

La Cina lancia un nuovo chip cerebrale per sbloccare il potenziale umano: si chiama Neucyber ed è stato presentato durante una conferenza tecnologica a Pechino.
Il Paese asiatico, infatti, sta correndo per recuperare il gap e restare al passo con gli Stati Uniti, che, da tempo, stanno investendo su interfacce neurali in grado di migliorare le capacità fisiche e mentali.

“Scopi non terapeutici: come la modulazione dell’attenzione, la regolazione del sonno e della memoria e l’uso degli esoscheletri”.
Le interfaccia dovrebbero essere oggetto di studio e sviluppo, mentre deve essere però garantita una regolamentazione severa e stabilito il chiaro beneficio derivante dalle loro applicazioni. 
Queste le linee guida pubblicate dalla Cina.

Neucyber, è un dispositivo indossabile che si basa su elettrodi posizionati sul cuoio capelluto.

Ma l’intelligenza artificiale non cessa di stupire e compare in Ucraina la prima portavoce dalle sembianze umane, ma generata dall’intelligenza artificiale.

Proprio così. Kiev affida le sue dichiarazioni ufficiali di politica estera ad una portavoce creata dall’AI che risponde al nome di Victoria Shi, rappresentante digitale, che “per la prima volta nella storia” leggerà le dichiarazioni ufficiali.

Dichiarazioni pensate, scritte e verificate da esseri umani!… si spera.