La lunga disamina compiuta dal dott. Fabio Franchi, Medico ed infettivologo, intervistato da Beatrice Silenzi, Giornalista, mette in relazione l’aspetto epidemiologico del Sars-Cov2 con i dati.

Dal momento che una malattia infettiva è determinata da agenti patogeni che entrano in contatto con un individuo.
Tali agenti causali si individuano in virus, batteri, funghi o miceti, elminti, muffe e protozoi. 

La malattia è il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario e l’organismo estraneo.

Dice Franchi “Affinché una malattia venga definita come infettiva, essa deve rispondere a determinati criteri e rispondere alla legge di Farr, che afferma che le malattie infettive si diffondono secondo un ritmo esponenziale e, dopo aver raggiunto il picco massimo discende velocemente. È una curva a campana”.

Ma questo non è avvenuto con il Sars-Cov2.

L’aumento esponenziale dei casi di coloro che, infettati, hanno sviluppato la malattia e concomitante con il periodo di vaccinazione, è evidente: ciò testimonia che il vaccino non ha svolto la sua funzione preventiva. 

Non solo. Post vaccinazione si stanno moltiplicando molti eventi avversi. 

Alcuni di questi sembrano essere riconducibili a “lotti di vaccino” particolarmente dannosi che, da studi fatti, porterebbero i soggetti immediatamente alla morte – nel giro di pochi giorni – ma anche a distanza di pochi mesi.

Secondo il dott. Franchi sta a dimostrare che le composizioni sono diverse.

Un recente studio israeliano testimonia che post vaccinazione anche gli spermatozoi subiscono un calo di motilità e numericamente sono di meno, mentre per quanto riguarda le problematiche del sangue, talvolta addirittura fotografate al microscopio, Franchi si dichiara perplesso. 

La correlazione tra dosi ed eventi avversi è nota anche se l’informazione mainstream non se ne occupa, anzi è latitante riguardo a questo argomento.

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