Enrica Perucchietti – Scrittrice – ospite di Beatrice Silenzi – Giornalista parla dell’Uomo del futuro, un Uomo/Donna del 3000, presentato dalla Scienza, grazie ad una ricerca commissionata da Toll Free Forwarding.

Gobbo, le mani come artigli, un collo basso e spesso, tre palpebre per occhio. Infine, contrariamente a quello che si è sempre immaginato sull’evoluzione dell’uomo, il suo cervello, secondo gli esperti della ricerca, invece di ingrandirsi, si rimpicciolirà, poiché non effettueremo più il nostro lavoro di memoria, ma quest’ultimo sarà sostituito dalle performance intellettive delle tecnologie a disposizione.

Saremo davvero così?

La risposta è alquanto inquietante. Il rapporto maniacale con la tecnologia andrà a modificare il nostro aspetto in modo impressionante.

Dal momento che la tecnologia è un aspetto fondamentale delle nostre vite, di cui non si può più fare a meno, nemmeno per annoiarci, che si tratti dello smartphone con il quale andiamo sempre in giro, delle tecnologie usate nel mondo del lavoro o di nuove trovate che andranno a cambiare le nostre esistenze nei prossimi anni, la trasformazione sarà irreversibile.

Se mai riusciremo a sopravvivere ancora altri mille anni, l’uomo del futuro questi nuovi esseri saranno la nostra discendenza.
Fisicamente saranno individui di dimensioni inferiori e probabilmente anche meno “prestanti” dal punto di vista intellettivo.

L’uomo del futuro sarà un’ulteriore modificazione dell”Homo sapiens, condizionata e veicolata dall’onnipresente uso della tecnologia nelle nostre vite.

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