Gianluca Marletta in questa intervista realizzata da Beatrice Silenzi, mette in evidenza le criticità dell’ideologia gender, prendendo le mosse dal libro “Unisex”, da lui pubblicato insieme a Enrica Perucchietti.

Al di là di argomentazioni politiche e religiose, l’ideologia ha profonde radici culturali e, nel suo essere così pervicacemente legata alla nostra vita ed abitudini, diventa un tassello importante nella costruzione dell’esistenza, soprattutto dei più piccoli.

L’attacco alla sessualità, nei suoi generi maschile e femminile, rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell’essere umano mai tentato nella storia.

Promossa grazie all’imponente contributo economico e politico delle lobby Occidentali, la tematica viene oggi imposta attraverso mass media, cultura e spettacolo.

Ma perché si ha così tanto bisogno di intervenire per rimodellare l’immagine stessa dell’uomo e della donna e per imporre una concezione ideologica della sessualità, che separa mente e corpo?

È ovvio che ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di vivere la propria sessualità come meglio crede, nei limiti della legge. Allo stesso modo, è ovvio che nessuno deve essere discriminato per questo.

Ma una cosa è tutelare il diritto di una minoranza a portare avanti le sue credenze e le sue ideologie, mentre cosa ben diversa è imporre le credenze e le ideologie di una minoranza a tutti i cittadini.

Per i più critici l’aspetto più inaccettabile è il fato che l’ideologia gender sia ormai parte dei programmi di insegnamento per bambini e ragazzi.

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