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Su Fabbrica della Comunicazione la rubrica Libero Pensiero è cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile, qui con Valentina Ferranti.

Valentina Ferranti – antropologa – spiega come stanno cambiando medicina, salute e sanità, già interessate da un processo di trasformazione digitale avviato nello scorso decennio, ma che vedranno alcune fasi conclusive nei prossimi anni.

In questo ambito anche la gravidanza ed il parto sono sempre più medicalizzati come eventi potenzialmente patologici, quindi gestiti da medici all’interno di strutture ospedaliere attraverso l’uso di farmaci e procedure mediche.

La nascita, così come la morte, è un evento naturale e tale deve rimanere.
Semmai sono da gestire meglio.

La nascita, negli anni, è stata sempre più meccanicizzata e medicalizzata.
Allora per motivi igienico-sanitari e culturali, necessariamente doveva prevalere l’alternativa ospedaliera, ma oggi si è andati troppo oltre.

Attualmente l’approccio è quello di mettersi completamente nelle mani dello specialista, quello di alienarsi completamente dal proprio corpo e dalla propria mente.

Dopo il parto si cerca il pediatra, o l’asilo nido, persone a cui le madri affidano l’intera gestione del proprio cucciolo bisognoso di cure.

E, per concludere, la questione “post partum” si riverbera per le donne, anche sulla loro situazione socio-culturale (“costrette” a tornare subito in forma) ed economica (nella contribuzione al mantenimento della famiglia).

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