Su Fabbrica della Comunicazione, Enrico Pietra si occupa della rubrica “Pillole di Extramondo”.

L’ospite di oggi è Don Luciano Condina, sacerdote. Con lui si parla di profezie e divinazioni.

In un’epoca di grandi tensioni internazionali, decisamente inedite per le nostre generazioni, tornano di attualità le visioni apocalittiche del futuro.

Dal contadino e rabdomante Alois Irlmaier (1894-1959) che parla di una guerra mondiale la cui scintilla scoppierebbe nei Balcani, al monaco greco Paisios (1924-1994) che alla fine della vita intravide nella questione delle 12 miglia di fascia costiera di Turchia e Grecia l’inizio del disastro.

Ma le profezie hanno anche legami stretti con la figura mariana, che spesso si fa latrice di messaggi per l’umanità: da Garabandal a Medjugorje e Fatima, passando per la donna e il drago del libro dell’Apocalisse. Un viaggio emozionante e intenso nell’imperscrutabile e nell’oltre.

LE PROFEZIE CATTOLICHE

La storia della Chiesa è ricca di profezie che prospettano un tempo catastrofico per la cristianità e per il mondo.
Per la maggior parte si tratta di profezie cattoliche. I protagonisti sono soprattutto santi, pontefici. A volte sono veri e propri messaggi di apparizioni mariane riconosciute ufficialmente dalla Chiesa. 

I credenti pensano che queste profezie siano legate a tutto ciò che sta succedendo attualmente.

Soprattutto, non è da sottovalutare la situazione di smarrimento e confusione che si è creata proprio all’interno della Chiesa stessa.

A parer loro, il declino della Chiesa cattolica è iniziato inesorabilmente con l’arrivo di Bergoglio, il cosiddetto “Papa Eretico”. Dai cattolici tradizionalisti ai movimenti in difesa della famiglia, si diffonde l’opposizione alle nuove idee di Papa Bergoglio, accusato addirittura di non essere cattolico.

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